Nell’indagine Freeland cade l’accusa di mafia
Clamoroso sviluppo nell’indagine «Freeland», che a inizio mese aveva portato all’arresto di 20 persone accusate, a vario titolo, di associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata al traffico di stupefacenti, concorso esterno in associazione mafiosa, sequestro di persona, estorsione, spaccio di droga. Oggi il tribunale del riesame di Trento ha infatti parzialmente accolto le richieste di riesame degli avvocati difensori, che avevano chiesto la scarcerazione. La corte, presieduta dal giudice Giuseppe Serao, ha infatti annullato le ordinanze di custodia cautelare limitatamente all’accusa più grave, di associazione di stampo mafioso. Gli imputati, tranne due bolzanini, restano quindi in carcere, ma solo per le accuse meno gravi, di spaccio di droga.