La ‘Ndrangheta mette radici in Trentino
La ‘Ndrangheta ha esteso i suoi interessi anche alla nostra regione. La Direzione distrettuale antimafia di Trento ha coordinato un’indagine, curata dal Ros dei Carabinieri, che ha portato ad accertare infiltrazioni della cosca Serraino nel tessuto economico-imprenditoriale trentino. In tutto 19 le ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip di Trento. In base agli esiti delle indagini, illustrati nel corso di una conferenza stampa a Trento, i tentacoli dell’organizzazione mafiosa si sarebbero allungati sull’attività di estrazione e la lavorazione del porfido in Val di Cembra, e più in particolare a Lona Lases, infiltrandosi negli organi di controllo; un affiliato aveva addirittura ricoperto la carica di assessore al Porfido di un Comune. Tra i reati contestati l’associazione mafiosa, l’estorsione, la violenza e il voto di scambio.