Zecche già attive, aumentano le aree a rischio in Trentino
(14.05.2024)
Il cambiamento climatico riduce il periodo di letargo delle zecche. La Fondazione Mach da vent’anni monitora la presenza di patogeni pericolosi per l’uomo e produce mappe di rischio e modelli predittivi sulla diffusione di questo parassita. Nei primi mesi di questo 2024 la FEM ha rilevato la presenza della cosiddetta “zecca dei boschi” già nei mesi di marzo e aprile, presente in ambienti con vegetazione cespugliosa e aree boschive dal fondovalle fino a 1200-2400 metri di quota. Le zecche possono trasmettere malattie, pericolose per l’uomo e per gli animali. Le più diffuse sono la malattia di Lyme, causata da un batterio e curata con antibiotici, e l’encefalite da zecche, trasmessa invece da un virus (tbe), per la quale l’azienda sanitaria offre la vaccinazione gratuita ai residenti in Trentino. I dati raccolti fino ad ora dai ricercatori di San Michele all’Adige hanno evidenziato un aumento significativo della presenza di zecche nelle zone colpite dalla tempesta Vaia; ora la Fem concentrerà la sua ricerca sullo studio della frequentazione delle aree schiantate da parte di diversi animali e come questo fenomeno può condizionare il rischio di trasmissione delle malattie trasmesse dalle zecche.
Sabato 18 maggio i centri vaccinali di Arco, Mezzolombardo, Pergine e Trento saranno aperti dalle 11 alle 12 per vaccinarsi contro l’encefalite da zecca. Dalle 9 alle 11 vaccinazioni disponibili gratuitamente previa prenotazione tramite Cup.