Provincia, serrata totale dei bar

La Giunta provinciale di Bolzano si è riunita oggi in video conferenza per adottare una serie di provvedimenti restrittivi rispetto alle recenti ordinanze. Le nuove misure sono contenute in una nuova ordinanza che verrà firmata domani (venerdì 30 ottobre) e sarà in vigore da sabato 31 ottobre sino a martedì 24 novembre. Il provvedimento prevede la chiusura di bar, gelaterie e pasticcerie, mentre ristoranti e negozi (ad eccezione di quelli che vendono generi alimentari e delle farmacie) dovranno abbassare le saracinesce alle ore 18. Divieto assoluto per ogni tipo di evento o manifestazione, annullate anche le attività di cori e bande musicali, il divieto di spostamento dal proprio domicilio (ad eccezione che per motivi di salute, di lavoro o di necessità) sarà operativo tra le ore 22 e le ore 5 del mattino. Non potranno svolgersi neppure le feste private, mentre sarà consentita la pratica dell’attività sportiva solamente in forma individuale con lo stop a sport di contatto e allenamenti di gruppo. Rimane garantita la didattica in presenza per servizi di assistenza alla prima infanzia, scuole materne, scuole elementari e scuole medie, mentre per le scuole superiori, sino a fine novembre, la didattica a distanza dovrà coprire almeno il 50% delle ore di lezione. Obbligo di indossare la mascherina di protezione, inoltre, durante le ore di didattica in presenza per tutti gli alunni e gli studenti. Oltre alle regole generali valide per tutto l’Alto Adige, sono in fase di discussione misure ancora più rigide da applicare nei cosiddetti Comuni-Cluster, ovvero chiusura totale di scuole, bar e ristoranti per 14 giorni e spostamenti da e verso i Comuni solo in casi di estrema necessità. Al momento la questione riguarda Laives, Sarentino, Campo di Trens, Racines e Malles, mentre a partire da sabato non saranno più considerati come “focolai” i Comuni di Monguelfo-Tesido e Sesto Pusteria, dove saranno applicate le medesime limitazioni valide per il resto del territorio provinciale. “I risultati raggiunti in questi ultimi due paesi – ha concluso il presidente Kompatscher – devono farci capire che, con le misure necessarie e la collaborazione della popolazione, possiamo vincere questa battaglia”.