Schwazer non ci fu doping. Ora la Wada minaccia azioni legali
La Wada l’ agenzia mondiale antidoping replica alle accuse del gip del Tribunale di Bolzano Walter Pelino che ieri ha disposto l’ archiviazione nel procedimento penale per doping a carico di Alex Schwazer, il marciatore di Racines, ipotizzando una serie di reati a carico di WADA e IAAF.
Non si è però fatta attendere la presa di posizione de la Wada che si dice testualmente sconvolta e inorridita dalle accuse avanzate dal Giudice definendole infondate, prive di sostanza e minacciando azioni legali contro lo stesso magistrato bolzanino.
Il Gip ha invitato nel frattempo la Procura ad indagare su WADA e IAAF ma anche sul laboratorio di Colonia che custodiva le provette di Schwazer, ipotizzando reati come il falso ideologico, la frode processuale, la diffamazione che comprometterebbero la credibilità dello sport e della gestione dei controlli antidoping.
Intanto il legale di Alex Schwazer, l’ avvocato Gerhard Brandstaetter ha annunciato azioni risarcitorie in sede penale, civile e sportiva. L’ atleta a 36 anni non esclude un clamoroso ritorno alle competizioni. L’ obiettivo è di ottenere la cancellazione della squalifica dalla giustizia sportiva per tornare a gareggiare alle prossime Olimpiadi estive di Tokyo.