Tennis, Sinner positivo al doping ma scagionato
(20.08.2024)
Jannik Sinner, trionfatore la scorsa notte al Masters 1000 di Cincinnati, è risultato positivo a due test antidoping condotti a distanza di 8 giorni l’uno dall’altro nello scorso mese di marzo, al torneo di Indian Wells. La sostanza riscontrata è un metabolita del Clostebol, uno steroide anabolizzante che il suo fisioterapista aveva utilizzato per curarsi un taglio a un dito e che avrebbe trasmesso al metabolismo di Sinner trattandolo senza indossare i guanti. All’esito dell’esame è scattata un’indagine dell’ITIA, l’organizzazione responsabile della salvaguardia dell’integrità del tennis professionistico in tutto il mondo, che ha dato mandato di occuparsi della vicenda a un Tribunale indipendente. Del 15 agosto scorso la sentenza ha scagionato il campione altoatesino per “assunzione inconsapevole” sancendo però la perdita dei premi, per 300 mila euro, e dei 400 punti conquistati a Indian Wells. La decisione dell’ITIA è comunque appellabile dall’Agenzia Mondiale antidoping e da quella italiana. Jannik Sinner ha commentato la vicenda affermando che continuerà a “fare tutto il possibile per essere sicuro di continuare a rispettare il programma antidoping dell’ITIA.”